ISREvolution è il progetto della classe 3^A del Liceo ginnasio "Giorgio Asproni" che si realizza all'interno del percorso patrocinato dal MIUR "A scuola di opencoesione" (ASOC).
Questo consiste nel verificare e analizzare il modo in cui sono stati spesi i fondi stanziati dall'Unione Europea per l' intervento di ristrutturazione del Museo della vita e delle tradizioni popolari sarde, gestito dall'ISRE (Istituto superiore regionale etnografico) a Nuoro.
Perché ISREvolution?
Abbiamo scelto questo nome perché unisce l'acronimo ISRE, al centro della nostra ricerca, e la parola inglese revolution che richiama il desiderio di un futuro sempre più tecnologico che non dimentichi la nostra cultura e le nostre tradizioni, ma anzi le valorizzi.
Il logo scelto e realizzato da noi per rappresentare il nostro progetto raffigura in maniera stilizzata un uomo e una donna che aprono una sfilata in cui indossano un tipico abito della tradizione sarda e sorreggono un tappeto con la scritta ISREvolution.
Lezione 1
Durante la prima lezione ci è stato presentato in linee generali il progetto A scuola di opencoesione (ASOC) dalle professoresse Maria Grazia Picconi e Lucia Cossu e dai rappresentanti dello Europe Direct del Comune di Nuoro. Ci é stato poi spiegato cosa sono le politiche di coesione, ovvero i sistemi d'investimento che l' UE stanzia per garantire la riduzione delle differenze fra i paesi e garantirne lo sviluppo. Per verificare l'attendibilità dei dati che ci occorrono per portare avanti il monitoraggio e la ricerca ci serviamo di dati amministrativi in formato aperto, meglio conosciuti come "opendata" , di fondamentale importanza per il data journalism e per il monitoraggio civico.
II nostro lavoro è cominciato subito dopo esserci divisi i ruoli : abbiamo aperto le pagine sui principali canali social, iniziato il lavoro di ricerca e di analisi dei dati inerenti al nostro progetto, consultando siti amministrativi che riportassero il finanziamento complessivo, i pagamenti effettuati, la provenienza dei fondi e il loro effettivo utilizzo e abbiamo inoltre fatto riferimento a siti ed articoli di giornale locali. Ci siamo occupati volta per volta di descrivere i progressi in un post, che è stato poi inviato ad ASOC e tramite il quale valuteranno il nostro operato. L'ultima cosa fatta è stata l'ideazione del logo rappresentativo del nostro progetto con il quale ci identifichiamo.
Leggi il report della lezione 1
Lezione 2
Nella seconda lezione è iniziata la vera e propria attività di ricerca, nella quale ci siamo occupati dell’analisi dei dati trovati: dati amministrativi, articoli di giornale e specifiche sui bandi di gara. Di questi potrete trovare informazioni più precise nella voce “archivi” del sito
(momentaneamente in fase di sviluppo).
I dati costituiscono il punto di partenza della nostra ricerca e ci hanno già fornito una visione parziale sul progetto a cui stiamo lavorando.
Abbiamo intenzione, attraverso interviste ai diretti responsabili dei lavori, di rispondere alle nostre domande sull’ utilizzo dei fondi o su altri aspetti riguardanti i dati in nostro possesso, mentre per farci un’ idea di quella che è l’ opinione generale sul museo, ci rivolgeremo anche ai cittadini tramite dei questionari.
A breve verrà inoltre organizzata la visita al Museo dell’ISRE in modo da avere la possibilità di verificare noi stessi il modo in cui sono stati utilizzati i fondi e di individuare, se ce ne dovessero essere, problemi o criticità da risolvere, in modo che tale visita, sia per i cittadini che per i turisti, sia motivo di interesse e costituisca un’esperienza positiva.
Leggi il report della lezione 2
Questo consiste nel verificare e analizzare il modo in cui sono stati spesi i fondi stanziati dall'Unione Europea per l' intervento di ristrutturazione del Museo della vita e delle tradizioni popolari sarde, gestito dall'ISRE (Istituto superiore regionale etnografico) a Nuoro.
Perché ISREvolution?
Abbiamo scelto questo nome perché unisce l'acronimo ISRE, al centro della nostra ricerca, e la parola inglese revolution che richiama il desiderio di un futuro sempre più tecnologico che non dimentichi la nostra cultura e le nostre tradizioni, ma anzi le valorizzi.
Il logo scelto e realizzato da noi per rappresentare il nostro progetto raffigura in maniera stilizzata un uomo e una donna che aprono una sfilata in cui indossano un tipico abito della tradizione sarda e sorreggono un tappeto con la scritta ISREvolution.
Lezione 1
Durante la prima lezione ci è stato presentato in linee generali il progetto A scuola di opencoesione (ASOC) dalle professoresse Maria Grazia Picconi e Lucia Cossu e dai rappresentanti dello Europe Direct del Comune di Nuoro. Ci é stato poi spiegato cosa sono le politiche di coesione, ovvero i sistemi d'investimento che l' UE stanzia per garantire la riduzione delle differenze fra i paesi e garantirne lo sviluppo. Per verificare l'attendibilità dei dati che ci occorrono per portare avanti il monitoraggio e la ricerca ci serviamo di dati amministrativi in formato aperto, meglio conosciuti come "opendata" , di fondamentale importanza per il data journalism e per il monitoraggio civico.
II nostro lavoro è cominciato subito dopo esserci divisi i ruoli : abbiamo aperto le pagine sui principali canali social, iniziato il lavoro di ricerca e di analisi dei dati inerenti al nostro progetto, consultando siti amministrativi che riportassero il finanziamento complessivo, i pagamenti effettuati, la provenienza dei fondi e il loro effettivo utilizzo e abbiamo inoltre fatto riferimento a siti ed articoli di giornale locali. Ci siamo occupati volta per volta di descrivere i progressi in un post, che è stato poi inviato ad ASOC e tramite il quale valuteranno il nostro operato. L'ultima cosa fatta è stata l'ideazione del logo rappresentativo del nostro progetto con il quale ci identifichiamo.
Leggi il report della lezione 1
Lezione 2
Nella seconda lezione è iniziata la vera e propria attività di ricerca, nella quale ci siamo occupati dell’analisi dei dati trovati: dati amministrativi, articoli di giornale e specifiche sui bandi di gara. Di questi potrete trovare informazioni più precise nella voce “archivi” del sito
(momentaneamente in fase di sviluppo).
I dati costituiscono il punto di partenza della nostra ricerca e ci hanno già fornito una visione parziale sul progetto a cui stiamo lavorando.
Abbiamo intenzione, attraverso interviste ai diretti responsabili dei lavori, di rispondere alle nostre domande sull’ utilizzo dei fondi o su altri aspetti riguardanti i dati in nostro possesso, mentre per farci un’ idea di quella che è l’ opinione generale sul museo, ci rivolgeremo anche ai cittadini tramite dei questionari.
A breve verrà inoltre organizzata la visita al Museo dell’ISRE in modo da avere la possibilità di verificare noi stessi il modo in cui sono stati utilizzati i fondi e di individuare, se ce ne dovessero essere, problemi o criticità da risolvere, in modo che tale visita, sia per i cittadini che per i turisti, sia motivo di interesse e costituisca un’esperienza positiva.
Leggi il report della lezione 2